C’è un’onda
che pervade questa carne
discende dai miei pensieri
torbidi alla sera
disciolgono le mie certezze
e ne fanno fiumi in piena
Argini improbabili
densi di nebbie e fumo
perseveranti streghe
che danzano senza sosta
alla luce dei colori sfatti
che al giorno rendono omaggio
Tra petali viola
e denti d’argento
tra seggiole sgangherate
adagiata tra le cianfrusaglie della vita
sotto il firmamento bislacco
lascio che questo ruscello mi rapisca
e discenda ancora dai miei pensieri.
Edited by Alan Turing - 29/7/2011, 18:32
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