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EroticaHouse1.
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E quante volte...
questo stupido telefono
ha risuonato nelle sue stanze...
qui nella mia testa...
senza una risposta.
Tu...
qui davanti a me
alzi la tua gonna...
le tue mutande contro la mia bocca...
sento l'odore della tua fica...
vedo le macchie della tua voglia...
Mi sbottoni i calzoni
e prendi il mio cazzo in mano..
gia duro come quercia millenaria,
già caldo e pronto per ogni avventura...
Prendi un mio dito in bocca
... lo lecchi ...
... piano ...
... lo infili nel tuo culo...
e gridi...
scopami, fottimi in eterno...
E quando il mio sperma
riempirà il tuo culo..
di lacrime salate il seme sarà condito
perchè è la sua fica
che vorrei aver riempito...
Edited by Alan Turing - 29/7/2011, 18:40. -
Salvos887.
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Carina la rima finale, comunque più che una poesia sembra una telecronaca da film porno! (che ci può anche stare in questi luoghi) però per rendere un testo realmente poetico a mio avviso ci vuole altro... Poi siamo sempre lì... troppi puntini. Utilizza più spazi che punti per facilitare la lettura... . -
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Non c'è cielo a ridondare in un luogo lontano, come l'emozione di un uomo diverso ma con la stessa sostanza - che l'attraversa.
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Carina la rima finale, comunque più che una poesia sembra una telecronaca da film porno! (che ci può anche stare in questi luoghi) però per rendere un testo realmente poetico a mio avviso ci vuole altro... Poi siamo sempre lì... troppi puntini. Utilizza più spazi che punti per facilitare la lettura...
Concordo. -
ghiottona3.
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bah, vabbhe porno e quello c'è ma cosa avrebbe di poetico 'sta roba a parte gli accapi non è che lo so.. .