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ghiottona.
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La tua lingua indugia a lungo in angoli che dovrebbero restare nascosti.
Si dischiude il mio piacere segreto, il tuo dito preme e poi s'infila. Esplodo in un grido soffocato, nelle altre stanze potrebbero sentirci, potrebbero decidere di dare un'occhiata. Cosa faranno quelle due? Ahaha, sempre a spettegolare, lo sai come sono fatte!
Le mamme prendono un caffè in sala, noi stiamo soltanto parlando un po', di Marco, Andrea, quei ragazzi così carini. La porta è socchiusa, la radio soffusa. Io sono seduta sul letto, tu in ginocchio davanti a me. Tutte e due temiamo che potrebbero decidere, le mamme, di venirci a chiamare, di dare un taglio alle nostre ciance. Ma segretamente sappiamo che non lo faranno, che le sentiremmo camminare per il corridoio, ma che prima ci chiamerebbero soltanto. E allora affondi il viso tra le mie gambe, e sento le tue labbra sorridere mentre stringono le mie altre labbra.
Le mie dita giocano con i tuoi capelli, le tue entrano dentro di me. Mi stendo, così da facilitarti il compito di farmi venire, compito in cui sei così brava, è un gioco per noi, niente'altro.. -
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buono il ritmo e la capacità di espriemere tutto in poche righe.
la fine non rende giustizia al resto, a mio avviso....
