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In Venere veritas.
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Ieri sera ti ho immaginato.
Entrambi nudi, in piedi uno di di fronte all’altra.
In un giardino che sembra una camera d’albergo, ti guardo.
Dalla testa ai piedi e da un fianco all’altro, senza togliere gli occhi da quegli oceani verdi che profondissimi mi magnetizzano e mi portano a te.
Poi, vicina, solo la punta delle dita, ti tocco.
Dietro le orecchie, scendere sul collo, sulle spalle, e percorrere quelle linee come profili di statue greche.
Scendere sul fianco, sul petto, bellissimo petto maschile, su cui appoggio la testa per dormire meglio.
Toccare il vello scuro e ricciuto che intrappola biglie i miei occhi e si intreccia alle mie dita, inebria la mente.
Lentamente passo alla schiena. Dalla nuca scendo giù, sempre con dita leggere, piccole farfalle di sogno, la linea della colonna vertebrale, albero della vita, appena prima delle natiche l’inarcazione della spina dorsale, coccige.
Poi ritorno davanti, mi mancano le mani, le prendo le bacio, ogni polpastrello, le palme, rosa, i dorsi venosi.
Entrambe, come fossero calici delle mie lacrime di bellezza.
Il viso, fiore inesploso del tuo piacere, lo tocco, con le palme aperte, con amore, come fosse un sentimento che temo di sciupare, come petali di una rosa bianca che non voglio sporcare.
Hai gli occhi chiusi, intanto che ti bacio le gote, la fronte, il naso, il mento, anche se sei più grande di me, sembri un ragazzino, mentre aspetti come pioggia il tocco delle mie mani e della mia bocca.
E ora, ora che ti ho impressa nella carne, apri gli occhi e fai lo stesso.
Come Adamo ed Eva, nuovi esseri vergini, stupiti della gioia dell’altro, di avere un gemello diverso da conoscere, uno specchio imperfetto in cui riflettersi e sorridere.
Edited by Alan Turing - 28/1/2011, 23:45. -
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Venere...
è sempre un piacere leggere quello che ci proponi!. -
In Venere veritas.
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questo è un desiderio irrealizzato...grazie ker . -
nessuno?.
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Mi piace . -
Salvos887.
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Mi piace molto!! .
