Gocce di cristallol'incesto inconsapevole

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  1. Giorgia S allucinogena
     
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    Il sole accarezzava i papaveri. Il soffitto della mia stanza era bianco e sulle pareti si riflettevano le ombre dei rami delle querce.
    Io ero sdraiata sul mio letto con la voglia di non pensar a nulla.
    “Anita?”-era la voce di mio fratello che mi chiamava.
    Mi affacciai dalla finestra.
    Era in pantaloncini e con il dorso nudo sotto il sole.
    “Vieni ad aiutarmi con i cavalli?”
    Annuii. Stirai i muscoli del mio corpo e corsi alle stalle.
    Non c’era nessuno.
    La mamma e la nonna erano già in cucina per preparare la cena.
    Gli uomini, nonno e nostro padre con i nostri zii, erano a raccogliere le olive.
    Entrai nella stalla. Salutai la mia giumenta Bianca.
    Ma Davide non c’era…
    Mi tolsi le ciabatte…
    Mi piaceva andar scalza…
    Anche nella stalla e sentire la paglia sotto i piedi…

    All’improvviso sentii delle mani stringermi e un respiro caldo sul mio collo…

    Mi voltai lentamente…Era Davide…

    “Ah, eccoti!Non ti vedevo…”-dissi arrossita guardando per terra.

    Davide non mi lasciava e cercava la mia bocca.

    “Davide…cosa fai?”-balbettai.
    “Nessuno ci vede, Anita…Baciami.”
    “Sei impazzito? Stai scherzando?”
    “No, non sono impazzito… Baciami, Anita…”
    “Davide… Non si può, siamo fratello e sorella…”
    Cercai di svincolarmi ma le sue braccia mi tenevano stretta…
    Sentii la sua mano destra alzare la mia maglia…Sentii le sue dita sulla mia pelle…
    Mi teneva ferma…Mi aveva bloccato con la sua forza…
    Mi stava stringendo il seno… Mi teneva legata a sé…
    Mi stava baciando…

    Fu il mio primo bacio…
    Le sue labbra carnose cercarono le mie tremanti…
    La sua mano mi stringeva forte il seno tanto da riuscire a schiudere la mia bocca dal quale fuoriuscì un lieve gemito.
    E allora sentii la sua lingua morbida e prepotente nella mia bocca…

    Cercai di trattenermi…Non era giusto…Eravamo fratelli…
    Ma il suo bacio fu irresistibile.
    E anch’io feci ciò che aveva fatto lui…Infilando la mia piccola lingua nella sua bocca…

    “Hai visto?Non è successo nulla… È solo un bacio…”- disse dolcemente accarezzandomi le guance.
    Io annuii con la testa ingoiando la saliva.
    “Ci vediamo in cucina dopo…”- dissi camminando verso l’uscita.
    Ma la sua mano mi prese il polso. Mi strinse e mi riportò tra le sue braccia.
    Mi alzò di nuovo la maglietta che avevo rimesso giù…
    Mi strinse di nuovo i seni…E questa volta sentii le sue dita sui miei capezzoli…Me li strizzava piano…
    E poi… la sua bocca… Sentii il suo respiro sui miei capezzoli…
    E poi la sua morsa…Me li stava succhiando mentre io dicevo sottovoce: “No…Davide, no…”

    Ritornò sulla mia bocca… Mi baciò di nuovo per ammutolire la mia voce…



    Mentre la sua mano impertinente la sentii tra le cosce…
    Mi stava toccando le mutandine…Mi stava toccando l’inguine… Mi stava toccando le labbra della vagina che io cercavo di tener chiusa…

    Le sue dita mi massaggiavano la vagina…
    Sentivo che le mie mutandine si stavano bagnando…
    Cercavo di trattenere i miei gemiti… Ma ansimavo…
    La bocca di Davide accoglieva i miei seni tra le sue labbra… tra i suoi denti…
    La mia mano sinistra teneva la sua testa…Sentivo i suoi capelli riccioluti…
    Mi toccava ancora tra le cosce…

    Poi sentii le sue dita spostarmi le mutandine.
    “Che fai…?”
    Vidi la sua testa andare tra le mie gambe…Sotto la mia gonna…
    E sentii qualcosa di irresistibilmente piacevole…
    Qualcosa di umido e morbido…Un solletico frenetico…
    Brividi sui muscoli…Brividi intorno all’inguine…
    E senza accorgermene avevo aperto le cosce e stavo muovendo il bacino. Spingendo con le mani la testa di Davide verso di me.

    Mi stava leccando…
    La sua lingua stava penetrando la mia vagina vergine…
    Le sue labbra tumide mi stavano mordendo la clitoride…

    Sì, mi stavo facendo scopare dalla lingua di mio fratello…

    Io ero una ragazzina sedicenne che andava a scuola e aiutava in casa…
    Che non pensava lontanamente a nulla di ciò che stava succedendo…
    Mio fratello poco più grande di me… Era il ragazzo più popolare della scuola… Tutte le mie amiche lo amavano.
    Ed ora? Ora mi trovavo in una situazione surreale…
    Mi stavo facendo scopare dalla lingua di mio fratello…
    Stavo bagnando del mio umore la sua bocca e il suo mento…
    Mi aveva fatto sedere su un vecchio tavolo di legno…
    In un angolo della stalla da dove nessuno poteva vederci…
    Mi aveva allargato le cosce…Mi aveva allargato la vagina, la mia vagina stretta…
    Voleva il mio umore…
    Ed io lo stavo spalmando sul suo viso senza rendermene conto…
    Ansimavo…I miei seni nudi e la maglietta tirata su…
    I miei piedi nudi e le mie mutandine bagnate spostate…
    Volevo ancora la sua lingua…
    Volevo ancora che mi leccasse…Che mi divorasse…
    I capelli legati da una coda li sentii sfiorarmi la pelle della schiena che avevo curvato indietro…
    Le mie mani tenevano la sua testa, la testa di Davide ancora sul mio inguine che si contraeva…



    All’improvviso Davide si alzò, mi guardò dritto negli occhi, pose la sua mano dietro la mia nuca e mi baciò…
    Con la sua bocca piena dei miei umori infilò la sua lingua nella mia bocca…
    Mentre mi teneva larghe le cosce…
    L’altra sua mano libera sbottonò i suoi pantaloni…
    Si prese il pene gonfio e duro in mano…
    Se lo strinse…
    Io non capivo cosa stesse succedendo.
    Io sentivo solo il suo corpo tra le mie gambe… La sua mano sinistra dietro la mia testa e la sua lingua nella mia bocca…

    Poi…Ad un tratto qualcosa…Duro… Gonfio… Grande… Lo sentii farsi spazio tra le labbra della mia vagina…
    Che spingeva dentro e cercava di farsi ancora più spazio…
    Cominciai a dimenarmi…
    Davide mi stava penetrando la vagina…
    Stava per rubare la mia verginità…
    Cominciai a muovere le mie braccia…
    A dargli dei pugni…A spingerlo via da me…
    Ma non riuscivo…
    Era troppo forte…
    Mi teneva bloccata…
    Soffocava i miei mugugni baciandomi…
    E poi la mia vagina era troppo pulsante e bagnata per resistere…
    Sentii dolore…dolore misto a piacere…
    Dopo aver sentito la sua bocca, la sua lingua nella mia vagina avevo avuto il desiderio di sentirmi piena…
    Di sentire la mia vagina piena…
    Forse piena del suo pene…

    Dopo essermi dimenata…Dopo aver cercato di ribellarmi…
    La mia vagina accolse il suo pene duro…
    Smise di baciarmi…
    Mi guardò e bisbigliò: “Godi…”
    Iniziai a gemere…
    Cercavamo di gemere piano…
    Il mio bacino sembrava impazzito…
    Iniziai a muovermi cercando sempre più il suo pene…
    Mi strinsi a lui e gemevo al suo orecchio con gli occhi chiusi…
    Sentivo che Davide godeva…
    Sentivo il suo pene dentro di me…Nella mia vagina carnosa che lo succhiava inevitabilmente dentro…
    Si sentiva il suono del pene che sbatteva contro la vagina bagnata di umori…
    Sentivo il mio umore colare tra le mie cosce che andava a bagnare la sua cappella…
    “Bagnami i coglioni…”- disse sottovoce spingendo più forte…
    Lo sentivo muoversi dentro di me…
    Ancora e ancora… Senza sosta…

    Poi lo tirò fuori…Fece scivolare il pene fuori dalla mia vagina gonfia…
    Mi fece alzare…
    Ci trovammo seminudi uno di fronte all’altra…
    Mi prese con forza… Come se fossi stata un burattino…
    E mi mise contro il muro…
    In piedi…



    Sentii il muro freddo contro i miei capezzoli gonfi…
    Sentii le sue mani allargami le cosce…
    Alzare la mia gonna…
    Spostare di nuovo le mie mutandine…
    Il suo pene era pulsante…
    Rigonfio e voleva penetrarmi ancora…
    Lo infilò dentro…
    Sussultai…
    Sentivo le sue mani sulle cosce… sull’inguine…
    Che mi spingeva verso il suo cazzo…
    Sentivo i suoi respiri ad ogni colpo…Ad ogni spinta…
    I nostri silenziosi gemiti e i nitriti dei cavalli…
    La mia vagina si stringeva intorno al suo pene e si muoveva dal basso verso l’alto…Aprendo e chiudendo le labbra bagnate…
    Le mie mani erano appoggiate al muro cercando di aggrapparsi…
    A volte sentivo le mani di Davide scorrere sulla mia pelle fino a stringersi arroganti sui miei seni…
    In questo scappavano dalla mia voce come dei gridi soffocati…
    Avevo la testa appoggiata al muro umido…
    E il suo pene continuava ad affondare nella mia vagina…
    “Gemi!”- lo disse digrignando i denti e spingendo ancora più forte il suo pene dentro di me, nel mio umore… nel mio liquido…
    La sua mano sinistra percorse ancora il mio corpo fino al mio volto… Il suo dito cercava la mia bocca.
    “Succhia!”- lo disse sospirando mentre la mia vagina stringeva nel proprio morbido gonfiore il suo pene.
    Afferrai tra le mie labbra il suo dito e iniziai a succhiare…
    Mi accorsi che la cosa mi eccitava parecchio… quasi mi sembrava di godere di più…
    Non mollavo il suo dito… mi piaceva sentirlo nella mia bocca…Bagnarlo della mia saliva…
    Mi piaceva succhiarlo mentre il suo pene mi penetrava.
    Più succhiavo… Più muovevo la mia vagina contraendola…Stringendola…
    Più succhiavo e più muovevo il mio bacino…
    Lo sentii godere…
    Davide gemeva…
    La mia vagina si muoveva veloce stringendogli il pene…
    “Si, così…”- sì, godeva.
    Più succhiavo… Più sentivo il suo dito spingere nella mia bocca…
    Più succhiavo…E più mi facevo affondare dentro il mio umore… Più sentivo come il suo pene mi scopava.
    Lasciò in pace la mia bocca…
    Sentii le sue mani sulle mie…
    Le nostre dita si intrecciarono…
    Il suo pene era dentro la mia vagina e spingeva come un forsennato…
    Sentivo i suoi testicoli sbattere contro le mie labbra e un lieve eccitante strofinio sul mio ano…
    Sussultavo sotto di lui…
    I cavalli nitrivano…ancora…
    Io gemevo… ancora…
    Davide ansimava…
    “Sto venendo…”-disse.
    Sentii come qualcosa che si staccasse dal mio corpo…
    Sentii un dolce e violento piacere sconquassare tutto il mio organismo…
    Aprii lievemente gli occhi urlando…
    E poi li richiusi poggiando la fronte sul muro…
    Davide tirò fuori il suo pene…
    Se lo strinse forte tra le mani…
    Con entrambe le mani iniziò a segarselo…
    Io mi girai verso di lui e mi inginocchiai per terra…
    Vedevo il suo pene grande e violaceo che stava per esplodere…
    Ancora e ancora…
    Se lo segava…Finché gli schizzi del suo sperma non finirono sul mio viso…
    Lo guardai…Mentre con la mano mi pulivo il volto…
    Era stanco e sudato…
    Si accovacciò per terra…
    Appoggiò la schiena su un cumulo di paglia…
    Si sedette con il pene di fuori mentre se lo accarezzava…
    Io lo guardavo zitta…
    Sistemai la mia maglia…Le mie mutandine…E la mia gonna…
    Vidi il torace di Davide riempirsi di ossigeno mentre respirava…
    Lo vidi alzare lo sguardo verso di me e sorrideva…
    Io mi sentivo strana…
    Mi sentii come arrabbiata… non era giusto ciò che avevamo fatto…
    Abbassai gli occhi e guardai la terra.
    “Perdonami…”- disse all’improvviso Davide avvicinandosi e accarezzandomi i capelli.
    “Promettimi che non succederà più…”-gli dissi seria.
    Davide mi guardò senza rispondere.
    Mi guardò come se fosse stato deluso della mia frase.
    Mi alzai…
    Scuotendo la testa da sinistra a destra…
    “Non pensarci…”- mi disse inseguendomi.
    Mi donò un bacio sulla guancia…E mi disse che ci saremmo visti più tardi in cucina…
    Lo guardai…
    Non sapevo cosa pensare…
    E corsi via nella mia camera…

    Mi chiusi a chiave…
    Mi sedetti sul letto…
    Dovevo assolutamente spogliarmi e farmi una doccia…
    Avevo tenuto le mutandine tutto il tempo…
    Si erano bagnate del mio sangue vergine…
    Le tolsi e le guardai…
    Pensando che alla mamma avrei detto che le mie mestruazioni avevano anticipato…
    Le guardai ancora…E cercai di ricordare cosa fosse successo… Non potevo crederci… Mi sentivo in colpa…Avevo perso la mia verginità… L’avevo persa con mio fratello… Ma nello stesso tempo… Nello stesso tempo… Nello stesso… fu bello…
    Fu terribilmente bello…

    Alla sera tornarono gli uomini…
    Davide era il fratello di sempre…
    Scherzava con gli zii…
    Baciava la guancia di mamma…
    Si arruffianava alla nonna per avere una porzione in più di cibo.
    Sembrava che tutto ciò quello che era successo fosse stato solo una fantasia… Un sogno…
    “Tesoro, tutto bene? Mi sembri pensierosa”- disse il mio babbo.
    Quasi sussultai come se il mio segreto fosse scritto sulla mia faccia e presto sarei stata condannata al rogo.
    “No, papà… Tutto bene…”-gli risposi sorridente.
    In realtà dentro di me avevo il caos.

    I giorni susseguirono.
    Era passata circa una settimana da quell’accaduto…Era diventato solo un ricordo lontano.
    Avevo cercato di far pace con me stessa e di non pensarci più.
    Era un martedì… Un martedì come altri…
    Un giorno di giugno afoso e si sentivano le cicale…
    Ero in camera a studiare mentre la mia nonna stava facendo una torta e la mia mamma puliva la verdura.
    Nonno e papà con gli zii erano andati in paese a trovare un loro amico che produceva formaggi.
    Pensavo fosse andato con loro anche Davide…

    Sentii la porta aprirsi… Credevo fosse la nonna che mi portava i suoi biscotti…
    Invece…
    “Davide? Che ci fai qua? Non sei andato con gli altri?”- dissi quasi spaventata.
    Davide mi fece cenno di far silenzio ponendo il suo dito vicino al naso.
    Chiuse la porta…La chiuse a chiave…
    Che intenzioni aveva?
    “Davide, perché l’hai chiusa a chiave?”- iniziai a balbettare.
    “Perché ti voglio…”
    Lo disse così… Con sfrontatezza guardandomi negli occhi…

    “No, Davide abbiamo già sbagliato una volta…Ti prego non facciamo di nuovo l’errore…”-gli dissi.
    “Ma è stato bello…Le cose belle non possono esser errori…”
    “Siamo fratello e sorella…È peccato!”
    “Non può esser peccato qualcosa di sublime… Anita, tu dimmi che non ti è piaciuto… Dimmi questo e io me ne vado…”
    “No, non mi è piaciuto…”- dissi frettolosamente dandogli le spalle.
    “Bugiarda, dimmi la verità… Anita, io ti ho sentito godere… Io ho leccato il tuo piacere…”
    Sentii che si avvicinava ma non avevo il coraggio di girarmi…
    Deglutii la saliva…
    “Dimmi che non ti è piaciuto…”-disse accarezzandomi, abbracciandomi…
    “No, Davide…”
    Si pose davanti a me… Mi guardò facendo cenno di far silenzio…
    Mi accarezzava la fronte… le guance…I capelli…
    “Ti voglio…”-affermò.
    “Ma ci sono la mamma e la nonna di sotto…”
    “Non si accorgeranno di nulla…”- disse accarezzandomi tra le cosce.
    Quasi mi ero dimenticata di quanto potesse esser piacevole il suo tocco sulla mia vagina…
    “No, Davide…”-lo dicevo mentre mi spingeva sul letto.
    Mi spogliò…Mi spogliò totalmente…
    Mi sfilò la gonna…Le mutandine…Mi baciò la vagina…
    Mi sfilò la maglia e il reggiseno…
    Ero nuda…Completamente nuda di fronte a lui…



    Cercai di coprirmi i seni con le mani…
    Ma lui iniziò a leccarmi la vagina…
    Ed io mi accorsi di adorare la sua lingua sulla mia clitoride…
    Mi leccava mentre le sue mani mi stringevano i seni…
    Ero sdraiata…Di nuovo ipnotizzata da lui…
    Arrendevole e incapace di ribellarmi…
    Volevo la sua lingua all’interno della mia vagina…
    Volevo tutto lui dentro di me…
    Avevo il desiderio che mi cresceva e che mi infuocava…
    Mi baciava le labbra della vagina spalancate…Mi mordeva piano la clitoride…E mi leccava dentro…si…
    Posi le mie mani sulle sue mentre mi stringeva i seni…
    Ansimavo…Sentii la mia voce ansimare…
    “Mi fai impazzire…”- disse sbottonandosi i pantaloni e venendo su di me tra le mie cosce…
    “Penetrami…”- gli dissi dolcemente…
    E sentii il suo pene entrarmi dentro…
    Sentii le mie labbra, le labbra della vagina allargarsi…
    Sentii il suo pene entrare e guardai il suo volto…I suoi occhi che mi fissavano e la sua bocca che si schiudeva…
    La sua mano destra mi prese la coscia e la tirò in alto spingendo il suo pene in fondo alla mia vagina bagnata…
    La sua cappella si era inumidita mentre mi leccava…
    Ed ora io lo bagnavo…
    Mi piaceva bagnarlo del mio umore…
    Mi piaceva sentire il suono del mio umore mentre lui mi sbatteva il pene dentro…
    A lui piaceva sentirmi gemere…
    Piano…Ma gli piaceva…
    Allungai le braccia e accolsi tra le mie mani il suo viso…
    Avevo bisogno di sentire la sua lingua nella mia bocca mentre il suo pene mi stava scopando…
    Ci baciammo…E iniziai a succhiare la sua lingua…
    Stavo impazzendo…
    Succhiavo la sua lingua mentre la mia vagina si contraeva intorno al suo pene…

    Davide aveva gli occhi pazzi di desiderio…
    Mi disse di girarmi…
    Mi misi a gattoni sul letto…
    Sentivo i capezzoli del seno sfiorare le lenzuola…
    Strinsi il cuscino nelle mani…
    Sentii le dita di Davide sulla mia pelle… Toccarmi il sedere e allargarlo…
    Sentii la sua lingua sul mio ano…
    E poi allargarmi la vagina bagnata…e leccarmela…
    Il mio umore lo bagnava…
    Il mio odore…
    Il mio profumo…
    Muovevo imperterrita la mia vagina sulla sua bocca…
    “Ancora…”-dicevo senza autocontrollo…
    E poi lo sentii…
    Sì, il suo pene dentro di me…ancora…
    Le labbra della mia fica bagnata…
    Le labbra bagnate della mia vagina…
    L’umore sulle mie cosce misto alla sua saliva…
    Sentivo i suoi colpi… Uno dietro l’altro dentro di me…
    Mi stava scopando…
    Davide, mio fratello, mi stava scopando…
    E mi piaceva il suo pene…
    Mi piaceva sentire la sua cappella sulla mia clitoride…che me la stuzzicava.. che la premeva…Che mi faceva ansimare e gemere…
    Mi piaceva sentirlo spingere perché mi voleva sua…
    Perché voleva la mia vagina…voleva penetrarla sfondarla amarla…
    Mi piaceva sentire le sue mani su di me…
    Che mi prendeva le cosce…Le allargava…E mi tirava verso di lui…verso il suo pene che così affondava dentro sempre di più…Fino a quando non sentivo i suoi testicoli gonfi sbattere contro il mio ano…
    Gemevo…
    Stringevo i denti…
    Gemeva…E lo sentivo muoversi su di me…Che mi montava…
    Mi cavalcava…
    La mia vagina piena di umori si allargava cercando tutto il suo pene…
    I miei umori schizzavano sui suoi testicoli…



    Non capivo più niente…
    Non sapevo più nulla…
    Sentivo solo piacere…E la mia vagina comandava sui miei sensi…
    Si muoveva autonoma accettando i colpi del pene di Davide…
    Ancora, ancora…
    Mi misi due dita in bocca e iniziai a succhiarli…
    Godevo…
    Mi stavo facendo scopare…
    Era tutto diabolicamente uno sbaglio e tutto diabolicamente piacevole…

    Tolsi le dita…
    Strinsi forte il cuscino sotto di me…
    La mia vagina iniziò a muoversi più veloce…Come a scatti convulsivi…
    Accettando tutto il pene dentro di sé…
    I miei gemiti si fecero più veloci e meno silenziosi…
    Stavo venendo…

    Sì…

    L’umore caldo che colava sulle mie cosce…

    Davide tolse il suo pene, bagnato del mio umore…

    Mi girai verso di lui…
    Verso il suo pene…
    Volevo leccare il mio umore che si era cosparso sul suo pene…
    Lo strinsi tra le mie dita tremanti e lo leccai…

    “Così vengo…”- disse…
    Lo leccai…Gli leccai i testicoli…
    E poi strinsi nella mia bocca la sua cappella rossa e pulsante…
    Succhiai…
    “Oh, Anita…”- chiamò il mio nome mentre stava facendo esplodere il suo sperma all’interno della mia bocca…
    Sentii il suo schizzo riempirmi tra il palato e la lingua…

    Tenni il suo sperma in bocca e lo risputai sul suo pene…
    E poi leccai…

    Avevamo peccato di nuovo…
    Eravamo stati di nuovo dei peccatori…

    Eravamo esausti…Nudi e sudati…
    Con i nostri umori sulla nostra pelle…

    Ci sdraiammo sul letto…
    Senza dir nulla…
    Respiravamo guardando il soffitto…

    “Anita, ti ricordi quando eravamo piccoli che facevamo il gioco delle ombre?”
    “Si…”
    “Ogni ombra veniva associata a un oggetto o un animale o una persona…”
    “Si, lo ricordo…”
    Guardammo le ombre dei rami di quercia che si riflettevano sul soffitto bianco…
    Davide ne indicò una…
    “Guarda quella, sembra le ali di un angelo…”
    Guardai attentamente: sembrava il disegno di un meraviglioso angelo…
    “È bellissimo…”- dissi.
    “Si, un angelo bellissimo… come te…”- lo dichiarò girandosi verso di me e guardandomi…
    Io arrossii…
    E rimanemmo così…In silenzio… A guardare le ombre sul soffitto…
    Mentre il suo torace e il mio seno si riempivano di ossigeno respirando piano…



    Edited by Alan Turing - 28/1/2011, 23:54
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    Non c'è cielo a ridondare in un luogo lontano, come l'emozione di un uomo diverso ma con la stessa sostanza - che l'attraversa.

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    Ma è immenso!!! Diciamo che lo leggerò con calma, a puntate magari! Benvenuta!
     
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    Ho letto.

    Cara Giorgia, mi sembra decisamente porno come testo, diciamo che non me l'aspettavo.
    L'argomento mi sembra molto delicato.
    Non ho molta confidenza con i racconti, ma questo mi sembra piuttosto esplicito, un po' da fumetto manga. Ma magari era proprio il tuo intento.
     
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  4. In Venere veritas
     
    .

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    concordo, anche io intendevo questa sezione come qualcosa di più delicato, anche perchè onestamente potresti sfrondarlo un po' diventa ridondante.
     
    .
  5. Giorgia S allucinogena
     
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    quindi lo devo togliere?

    in effetti avevo paura che non andasse bene perchè troppo esplicito.

    vi chiedo scusa.

    (si... un po' manga...in effetti un po' hentai.)
     
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  6. In Venere veritas
     
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    non levarlo...solo mettilo a posto... :*
     
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  7. Giorgia S allucinogena
     
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    va bene dai..
    appena posso...
    magari stasera..
    lo sistemo...
     
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  8.  
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    Ovviamente non ti chiedo di sistemarlo. Alla fine è una sezione per racconti, non devono essere dei racconti per la sezione.

    Devo confessarti che ci hai colti un po' impreparati anche perché non abbiamo creato una sezione "Porno" per i racconti. Devo sentirmi con Salvo per questo.
     
    .
  9. Salvos887
     
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    Si in effetti a questo punto direi che la cosa migliore è fare una distinzione tra racconti erotici e porno creando due sezioni differenti...

    Per quanto riguarda questo racconto posso dire che ho avuto come l'impressione di vedere un hentai, la struttura è simile anche se a livello narrativo certe sensazioni si possono raccontare meglio...è da limare un po' ma di sicuro è scritto molto bene...brava Giorgia, come inizio non c'è male!! ;)
     
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    Non c'è cielo a ridondare in un luogo lontano, come l'emozione di un uomo diverso ma con la stessa sostanza - che l'attraversa.

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    Ho creato la sezione Porno anche per i racconti.
     
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  11. Giorgia S allucinogena
     
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    si "ho notato" in effetti è meglio..
    come le poesie in porno e erotiche così i racconti.

    :(hug):

    grazie raga,
    grazie salvo!
     
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  12. Lo Scettro
     
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    Intervengo poco...ma un po' mi sono arrapato a leggerlo...ma non faccio testo.
     
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  13. Andry White
     
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    mitica...
     
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  14. Giorgia S allucinogena
     
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    :(blush): ehm.........

    grazie, raga....

    :(blush):
     
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  15. Salvos887
     
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    CITAZIONE (Lo Scettro @ 6/9/2010, 23:01)
    Intervengo poco...ma un po' mi sono arrapato a leggerlo...ma non faccio testo.

    ahahahahah Scettro sei un mito...anch'io comunque, il ché significa che è scritto molto bene! :(drool):

    Certo che però Giorgia...hai una fantasia allucinante, anzi...ALLUCINOGENA!! :(smoke):
     
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21 replies since 6/9/2010, 01:01   6352 views
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