L'anticamera della benedizione

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  1. blunegliocchi
     
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    SPOILER (click to view)
    racconto

    Una frizzante mattinata, prima di evadere dei meri adempimenti burocratici presso l'ufficio martrimoni dell'Arcidiocesi, il reverendo Mirko era particolarmente pimpante, le effusioni ed il petting di tre giorni prima (con una sua vecchia fiamma) accesero in lui malefiche polluzioni notturne, tanto che i bisogni presero il sopravvento sui ritegni.
    Da quando gli venne affidata la cura di una parrocchia, Mirko si abituò ad alzarsi sempre all'alba, per la celebrare le lodi mattutine in chiesa; ma durante quella mattinata Mirko si fece sostituire per la celebrazione de la messa delle 08:00, inviò un sms a la bionda dell'altro giorno, chiedendole se poteva passare a casa sua per un caffè...
    Lei rispose subito al messaggio, dicendogli in maniera coincisa nel che non avrebbero avuto a disposizione tutta la mattinata a causa dei parenti che sarebbero potuti venire a farle visita.
    Il reverendo, accuratamente lasciò nel suo armadietto personale de la canonica il suo abito talare, insieme al classico collarino bianco che fa molto chierico aristocratico: ai passanti della zona doveva sembrare una persona qualsiasi, fortunatamente nel quartiere dove ella abitava non era per niente conosciuto.

    Una volta arrivato, lei stava ancora in vestaglia, un tantino assonnata, i capelli sciolti, le occhiaie appena appena si notavano; mentre Mirko sorseggiava il caffè, assieme agli ormoni che scalpitavano; lei mandò un messaggio al suo fidanzato, inventandosi la balla che aveva il cellulare scarico, in modo da non ricevere reiterate chiamate indesiderate.
    Mirko era una persona molto paziente ed a modo, specialmente quando faceva il catechismo ai bambini, ma in quella situazione non voleva perdere tempo e , senza parafrasare, come ai vecchi tempi, si sbottonò i pantaloni, esibendo un vigoroso cazzo .
    Stando in ginocchio, durante quella fellatio, si rese conto che non era più lei a comandare, a guidare il gioco, le parti oramai si erano invertite.
    Mentre veniva posseduta, lei non si sentiva addosso alcun senso di colpa nei confronti del suo fidanzato: troppo spesso assente e saccente.
    Mirko sapeva di violare l'obbligo di castità, tuttavia, aveva sempre a mente un vecchio detto che gira tutt'ora in Vaticano: "se non proprio castamente, almeno cautamente", si giustificava, ripetendo a se stesso che non stava compiendo alcun atto deplorevole od impuro: procurarar compiacimento sessuale a una donna, mica è un peccato", sempre meglio di starsi a masturbare davanti ad immagini e video porno!".
    Un filo li legava: il giovane Parroco sentì che lei gli trasmetteva ancora quella carica erotica di svariati anni fa (durante quella breve ma intensa relazione).
    << Vedo che hai fatto esperienza, ma come siete bravi voi preti! >> esclamò lei, ansimando... ma Mirko era arrivato, mentre due gocce di sudore gli scendevano velocemente sul suo viso, il frutto del suo fluente orgasmo aveva battezzato i suoi seni.

    Abbracciati in quel letto matrimoniale, lei in una sorta di escursus nel passato disse:
    << Ti ricordi dieci anni fa? E chi lo avrebbe mai pensato! >>
    Mirko si limitò ad annuire, oramai lei, dopo tutto quello che è successo, poteva solo ritaglairsi il ruolo dell'amante...
    In una piccola digressione lei si tolse un piccolo peso dalla coscienza:
    << tu sotto sotto mi piacevi, ti mancava solo un pò di palestra, poi tu sotto i pantaloni non stai messo male, ma che ci vuoi fare tra noi due non è andata, mi dispiace, so che ci sei rimasto male >>.
    << Non fa niente, la mia sposa, ora, è un'altra! >> rispose lui.
    Tanto per cambiare discorso, lei domandò se con le carte per il matrimonio, era tutto ok, sapeva che c'erano delle irregolarità che andavano sanate
    << Si, si, ora vado in Comune e farò le relative rettifiche >> rispose lui con tono rassicurante.
    << Che bello domani mi sposo! >> esclamò lei entusiasta,
    << Dai su che Luca è un bravo ragazzo, lo conosco da quando facevavamo le Elementari insieme! >> , disse Mirko da buon sacerdote che non perde mai l'usanza di ricorrere a convenevoli vari.
    << Ma noi ci continueremo a vedere ogni tanto? >> continuò Mirko con l'obbiettivo di chiedere un bis....
    << Ovvio, che ti credi, io non sarò la sua serva e poi io a te ti voglio bene >> affermò la nubenta.


    Un bacio fugace, un bacio di saluto,Mirko montò sul motorino per andare in Comune.

    Loro due si reicontrotranno l'indomani, al suo matrimonio, il reverendo Mirko officiò la cerimonia.


    Edited by Alan Turing - 1/3/2011, 01:39
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    Non c'è cielo a ridondare in un luogo lontano, come l'emozione di un uomo diverso ma con la stessa sostanza - che l'attraversa.

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    Ho trovato parecchie forme che non mi sono sembrate corrette (altri che ne capiscono più di me potranno darti indicazioni più utili), a parte questo il racconto è carino, molto più riuscito dei precedenti (a mio avviso).
     
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  3. myredshadow
     
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    ..l'idea è molto carina... ma a parte errori e refusi..è svolta senza alcun pathos.. una descrizione un po' asettica..(il passato remoto non aiuta secondo me)
    potrebbe essere meglio sviluppata.. lo meriterebbe...
     
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  4. Salvos887
     
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    Mi accodo agli altri per quanto riguarda l'originalità dell'idea... ma a mio avviso è da riscrivere...
     
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3 replies since 28/2/2011, 23:59   74 views
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