Salò o le 120 giornate di Sodoma [Film]di Pier Paolo Pasolini

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  1. Salvos887
     
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    Titolo: Salò o le 120 giornate di Sodoma
    Regista: Pier Paolo Pasolini
    Anno: 1975
    Durata: 117 min. (145 min. original cut)
    Attori:
    * Paolo Bonacelli: Il Duca
    * Giorgio Cataldi (doppiato da Giorgio Caproni): Il Monsignore
    * Umberto Paolo Quintavalle: L'Eccellenza

    Trama:
    Il film è diviso in quattro parti, strutturate in maniera simile ai gironi infernali danteschi: Antinferno, Girone delle Manie, Girone della Merda e Girone del Sangue.

    Antinferno:
    Nel 1944-1945, nella Repubblica di Salò, durante l'occupazione nazifascista, quattro "Signori", rappresentanti di tutti i Poteri dello Stato, il Duca (quello nobiliare), il Monsignore (quello ecclesiastico), Sua Eccellenza il Presidente della corte d'Appello (quello giudiziario) e il Presidente (quello economico), decidono di rinchiudersi per quattro mesi in una villa isolata dal resto del mondo insieme a un folto gruppo di giovani di entrambi i sessi, i quali verranno usati per soddisfare tutte le loro perversioni sessuali: seguono la sottoscrizione delle regole da parte dei Signori e il loro patto di sangue (ognuno sposa la figlia dell'altro), la cattura dei giovani repubblichini di leva da parte delle SS, e infine la caccia delle vittime da parte dei repubblichini e dei collaboratori al soldo dei quattro gerarchi.

    La caccia alle potenziali vittime dura settimane e nel frattempo i giovani prescelti vengono adescati, rapiti, catturati e strappati dalle proprie famiglie o, in alcuni casi, addirittura venduti dai loro stessi famigliari, e successivamente vengono sottoposti alla mercé dei libertini. Dopo una lunga e dura selezione (in cui un soggetto veniva respinto per il minimo difetto fisico) vengono scelti nove ragazzi e nove ragazze, di età compresa tra i quindici e i vent'anni. Le vittime vengono caricate poi su dei camion militari e trasportati fino a Marzabotto, dove si trova l'enorme villa, di proprietà del Duca, scelta per il soggiorno; durante il trasferimento un ragazzo, figlio di partigiani, tenta la fuga ma viene ucciso dai soldati.

    Una volta giunti nei pressi della villa, i Signori passano alla lettura dei regolamenti: per centoventi giorni essi saranno autorizzati a disporre indiscriminatamente e liberamente della vita delle loro giovani vittime, le quali dovranno tenere un comportamento di assoluta obbedienza nei confronti dei Signori e delle loro regole. Dopodiché, il gruppo fa il suo ingresso nella villa, dove ogni porta e finestra viene sbarrata per impedire qualsiasi tentativo di fuga.

    « La preparazione del nostro piano ha avuto il suo coronamento. Tutto oramai è pronto. Possiamo partire. »
    (Il Duca)

    Girone delle Manie
    Il primo girone è quello delle Manie. In esso, la Signora Vaccari, la prima narratrice, intrattiene gli ospiti raccontando le sue esperienze libertine avute in gioventù, riferendosi in particolare a quelle della sua infanzia. I Signori, eccitati da questi racconti, iniziano a compiere una serie di sevizie e abusi sui corpi nudi o vestiti degli adolescenti, aiutati e rinforzati dai fedeli repubblichini e dai soldati, e passano le giornate a chiacchierare eruditamente sul significato morale del libertinaggio, citando a memoria brani scritti da Klossowski, Baudelaire, Proust e Nietzsche, e a raccontarsi barzellette di cattivo gusto. Tra le molte sevizie, primeggiano quelle di celebrare matrimoni dissimulati tra le giovani vittime e costringerli poi a consumare il primo rapporto in pubblico o di farli mangiare a quattro zampe, nudi, latranti come dei cani, degli scampoli di cibo gettati in terra o nelle ciotole, quando alcuni di questi bocconi di cibo sono riempiti, a sorpresa, di chiodi. Durante il Girone una ragazza del gruppo delle vittime, non riuscendo a sopportare gli abusi a cui è sottoposta, si uccide tagliandosi la gola davanti ad un altare religioso.

    Girone della Merda
    In questo girone, la seconda narratrice, la Signora Maggi, narra le sue esperienze nel campo delle pratiche anali, in particolare quelle relative all'oroanalità e alla scatofilia, coronamento metaforico del film. Sotto la guida di quest'ultima, vengono celebrati falsi matrimoni tra i libertini e le giovani vittime (vestiti da spose), "concorsi" per premiare chi ha il "deretano più bello" e scene di coprofagia: prima il Duca costringe una ragazza a mangiare con un cucchiaio gli escrementi che ha appena defecato al centro della sala, e successivamente, dopo aver obbligato le vittime a non espellere i propri bisogni per giorni interi, tutte le feci prodotte vengono raccolte e servite a tavola durante la cena.

    Girone del Sangue
    Il Girone si apre con la celebrazione del matrimonio tra il Duca, l'Eccellenza e il Presidente (vestiti da nobildonne) e tre soldati. La sera, durante il giro d'ispezione notturna, vengono a galla i tradimenti e le violazioni delle regole da parte degli abitanti della villa: un ragazzo del gruppo delle vittime, per salvarsi dall'imminente punizione che lo attendeva, accusa una sua coetanea di tenere nascosta la foto di un uomo sotto il cuscino; quest'ultima a sua volta incolpa due sue compagne di stanza perché fanno l'amore ogni notte; colte sul fatto, una delle due rivela che uno dei repubblichini ha una relazione segreta con la serva di colore, che vengono entrambi sorpresi a fare l'amore e uccisi dai quattro Gerarchi; successivamente la giovane vittima di nome Umberto viene scelta come rimpiazzo del collaborazionista ucciso.

    Il giorno successivo, Il Duca annuncia i nomi di coloro che verranno puniti per avere disobbedito alle regole, ovvero le quattro spose-figlie e dodici vittime (sei ragazzi e sei ragazze), facendoli contrassegnare con un fiocco azzurro, dopodiché dice a tutti quelli che non sono stati nominati che potranno fare ritorno a Salò a condizione di collaborare ai supplizi.

    In seguito, dopo l'ultima narrazione della Signora Castelli e il suicidio della pianista, i Signori, aiutati dai soldati e da alcune ex vittime diventate collaboratori a loro volta, si prodigano in balletti isterici e atti sessuali necrofili sulle vittime, in un'orgia progressiva di sodomizzazioni, torture, ustioni, lingue mozzate, occhi cavati, scalpi, impiccagioni e varie uccisioni rituali, mentre uno dei libertini, a turno, si apposta ad una finestra della villa e osserva la scena tramite un binocolo, masturbandosi nel contempo.

    Mentre fuori dalla villa si compie l'immane carneficina, in una delle stanze interne, due giovanissimi soldati repubblichini, annoiati mentre attendono i prossimi ordini, cambiano canale alla radio d'epoca che trasmette la Carmina Burana di Orff, e improvvisano maldestramente, sulla canzonetta degli anni quaranta Son tanto triste, qualche passo di valzer, e il film si conclude con un dialogo tra i due:

    « Come si chiama la tua ragazza?
    Margherita. »


    Curiosità:
    * Per proteggerli dai possibili problemi giudiziari del film, Pasolini rinunciò a utilizzare due dei suoi attori abituali: Ninetto Davoli, cui inizialmente era assegnato il ruolo di un giovane collaborazionista, e Laura Betti che doveva interpretare (ma poi si limitò a doppiarla) la signora Vaccari. Anche Franco Citti, terzo attore abituale pasoliniano nonché fratello dello sceneggiatore Sergio, non compare nel cast.
    * Oltre alla Betti, altri due amici di Pasolini doppiano una parte. Ma si tratta di doppiatori atipici, come atipici sono gli interpreti. Uno è il regista Marco Bellocchio che presta la voce ad Aldo Valletti (generico di Cinecittà), l'altro è il poeta Giorgio Caproni che la presta a Giorgio Cataldi (amico borgataro del regista).
    * Franco Merli e Ines Pellegrini avevano già recitato nel precedente film di Pasolini Il fiore delle Mille e una notte interpretando due giovanissimi amanti.
    * Il sostituto di Davoli è Claudio Troccoli, un giovane che ricorda il Ninetto dei primi tempi.
    * Nel 2005 si è scoperto che il finale del film era stato concepito diversamente. Dopo la carneficina finale e la parentesi serena dei due ragazzi maschi che ballano si sarebbero dovuti vedere i quattro signori che passeggiano fuori dalla villa e concludono le farneticazioni sulla loro morale.
    * A un primo progetto scritto del film collaborarono Maurizio Costanzo e soprattutto Pupi Avati che fu il deus ex machina della primissima stesura del film.
    * Nel curioso libricino di B. J. Loz Uccello asinino cercasi (Millelire - Stampa Alternativa, 1995), elenco dei più divertenti annunci erotici italiani (contornati da un comico mini-commento dell'autore), ve n'è uno da Milano che dice: "Ispirandosi al film Salò o le 120 giornate di Sodoma, con le doverose modifiche, padrone ospitale cerca schiave/i minimo 20enni". L'autore commenta: "Speriamo che le modifiche siano in meglio..."
    * Il gruppo extreme metal Cradle of Filth ha citato questo film nel proprio video Babylon A.D., nel quale il cantante Dani Filth è il protagonista.
    * Il gruppo electro/dark wave giapponese Gothika ha usato il titolo 120 Days of Sodom per un suo album del 2007, riprendendo i temi principali di Pasolini.

    Edited by Salvos887 - 5/2/2011, 21:20
     
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  2. Salvos887
     
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    Una delle scene "Cult" di questo film... il "Girone della Merda"

    Non adatto ai deboli di stomaco...

     
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    Non c'è cielo a ridondare in un luogo lontano, come l'emozione di un uomo diverso ma con la stessa sostanza - che l'attraversa.

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    Soprattutto, non adatto ai minorenni...
     
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  4. Salvos887
     
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    Decisamente... V.M 18 :(censored):
     
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  5. Andry White
     
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    è decisamente uno dei film più audaci che abbia mai visto... oltre al tema tutta la struttura del film riconferma le qualità dell'autore...
     
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4 replies since 5/2/2011, 20:26   399 views
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