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Mi piace andare in chiesa. Non perchè abbia un senso del religioso o bontà di spirito, semplicemente mi rilassa. Alcuni vanno al parco, altri al mare, io in chiesa.
Adoro stare seduto su quella panchina marrone lucido e far finta di pregare, quando sto pensando a come risolvere i miei problemi al lavoro oppure quelli con Cinzia.
La cosa deliziosa è ascoltare tutti i segreti dei fedeli della parrocchia. Si confessano, il prete riferisce alla perpetua, la perpetua riferisce alle catechiste pettegole etc etc.
Io sono un gran curiosone. Non mi definisco spione, non vado a raccontare a nessuno ciò che sento, ma ascolto per farmi due risate. E' cosi difficile ridere ormai...
I migliori segreti si hanno di prima mano. Quando passano per le bocche solitamente sono sempre meno veritieri, più pomposi, più velenosi.
Il trucco è sedersi vicino al confessionale, da un lato, meglio se con una sedia a pochi centimetri di distanza.
Tipo la settimana scorsa è stato divertente.
C'era un seminarista tutto agitato. A vederlo sembrava il tipico seminarista bigotto: capelli impomatati, occhiali grandi, timorato di dio e da famiglia ultra cattolica.
Non si accorse di me e si piombò al confessionale. Occasione ghiottissima.
- Padre. Padre Mario. Padre Mario.
- Mmm. Dimmi. Dimmi figliolo.- Rispose il parroco che era dentro, chiuso dalla tendina.
Sinceramente non sembrava ci fosse nessuno dentro. Se non avesse risposto Padre Mario, pensavo stesse parlando da solo.
- Ho bisogno urgentemente di parlarle.
- Le confessioni incominciano tra mezz'ora.
- Ma ne ho bisogno adesso. Ho bisogno di parlarle.- supplicava, agitato, il giovane bigotto.
Padre Mario era famoso per i suoi ritardi e per essere uno scorbutico. Non incominciava le confessioni prima delle cinque. Tranne con le donne. Li è sempre stato puntuale.
Giravano voci che prima di farsi prete era una sorta di Casanova. Un giorno rischiò di morire e d'allora divenne quasi un santo, tanto da farsi prete.
- Mmm. Va bene, raccontami tutto.
Il mio orecchio si sporse verso quei due.
- Vede Padre, ho un conflitto con il prendere i voti.
- Di che si tratta?
I due abbassarono il tono della voce.
- Non credo di resistere alla castità, Padre.
- Certo da giovani è difficile ma il tempo risolve e scaccia i pensieri.
- Padre è diventata un fissa. Ogni notte sogno di fare sesso con una donna diversa. Sesso sfrenato. Giovani donne si concendono a me per avere piacere. Ogni mattina mi trovo le muntande bagnate. Ho paura che durante il sonno qualcun' altro mi senta, Padre. Ho paura che i miei gemiti e la mia mente lussuriosa siano un problema. Non voglio che mi caccino dalla diocesi, Padre, non voglio.
- Capisco. Hai provato ad andare a dormire con le letture della mattina? Filosofia, teologia.
La cosa si faceva interessante.
- Certo Padre. Certo. Non so se siano gli ormoni, non ne capisco, ma ho sempre... bhe...
- Dimmi, non ti vergognare.
- Bhè... il pene in erezione, Padre.
- Mmmm.
- Ma come fa lei Padre? Come fanno tutti gli uomini fedeli al Signore? Se anche uomini Santi, Papi, hanno peccato come faccio io, umile servo di Dio, a resistere?
- Cosa intendi con uomini santi e papi? Che io sappia, tranne qualche caso ancora da chiarire per pedolia all'estero, tutti seguono il celibato.
- Parlo di Santi uomini come Sant'Agostino e Papa Alessandro VI. Il Padre della Chiesa nelle confessioni scrive di non riuscire ad rimanere solo di notte e ogni tanto ha bisogno di compagnia. Papa Alessandro aveva tre o più amanti e una di queste era sua figlia Lucrezia.
Una piega decisamente sublime. Pettegolezzi di religione dalla stessa fede.
- Mmmm. Sono uomini e possono peccare.
- Si Padre ma lei come fa? Come fa Padre?
- Mmmm. Cerco di occupare il mio tempo. Vado in palestra, mi piace cucinare, compio i doveri di Acr. E tante altre attività. Quando hai la giornata piena vedi che pensi a tutto tranne al sesso.
In effetti non è mai in chiesa Padre Mario. Sempre in giro. Certo mai visto in palestra. Mai visto neanche cucinare. Bha..
- Lei ha ragione ma dove mi giro vedo tondi fondo schiena, poderosi seni, ventri piatti, labbra carnose. Non riesco a non pensare cosa farei con quelle labbra. Non parlo solo di baciarle. E con quei seni, mmm, padre, anche adesso.
Ahahahahha il ragazzino si è eccitato.
- Calma ragazzo. Abbassa i toni.
- Scusi Padre, mi vergogno. Ma ho letto una ricerca che il 95% dei preti si masturba, il 60% ha relazioni, il 20% è omosessuale e il 7 pedofili.
- Mai credere alla scienza. Tu hai mai visto tutti questi preti che fanno sesso?
- No. ma... Neanche masturbarsi?
- Certo che no, è lussuria. E' un peccato capitale. Adesso va. Recita ogni notte il rosario e cerca di scacciare via questi brutti pensieri.
- Va bene Padre.
- Mmmmmm.
Mi allontanai quanto basta per non sembrare che sti origliando. A vederlo quel ragazzo sembrava un bigotto pronto a negare sesso a tutti ed invece era tutto libido.
Padre Mario, tanto donnaiolo, ora sembrava asessuato. Chi l'avrebbe mai detto.
Stavo per andarmene quando dal confessorio usci una donna. Dal posto di Padre Mario usci una donna. Erano li insieme al prete...
Una bellissima ragazza formosa. Capelli rossi e labbra eccitanti.
Si sistemava il vestito e una mano di rossetto. Quelle ginocchia arrossate e quei capelli scompigliati non mentono. Quella rossa ha fatto un pompino a Padre Mario.
- Alessandra vedi di andare più piano la prossima volta. Stavo per venirti in bocca mentre mi parlava quello scassapalle del seminarista.
- So che ti eccita al massimo il brivido di farti beccare.
- Si ma Porca Mmmm. Mi stavi facendo bestemmiare. Non sputtanarmi a tutta la diocesi.
- Vabbè passa da me stasera.
- Certo.
Hai capito Padre Mario? Che figlio di buona madre.
Da Casanova a Don Giovanni.
Edited by -E- - 2/2/2011, 21:38. -
Salvos887.
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ahahahah fantastico...davvero, mi è piaciuto troppo...un po' me l'aspettavo quel finale...comunque non fa altro che confermare il tuo stile, piuttosto diretto e colloquiale, in prosa... complimenti...
P.s c'è qualche imprecisione nei tempi dei verbi in alcuni punti (passi spesso dal presente al passato durante la narrazione)...per il resto è davvero un ottimo racconto, davvero... bravo!
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-E-.
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ahahahah fantastico...davvero, mi è piaciuto troppo...un po' me l'aspettavo quel finale...comunque non fa altro che confermare il tuo stile, piuttosto diretto e colloquiale, in prosa... complimenti...
Su questo tipo di genere preferisco la storia da bar alla mia (quasi) solita iperdscrizione dei particolari macabriP.s c'è qualche imprecisione nei tempi dei verbi in alcuni punti (passi spesso dal presente al passato durante la narrazione)...per il resto è davvero un ottimo racconto, davvero... bravo!
Scritto stamattina durante un lunghissimo seminario. Ho dato una rilettura veloce prima di postarlo.
Correggo al più presto.. -
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Non c'è cielo a ridondare in un luogo lontano, come l'emozione di un uomo diverso ma con la stessa sostanza - che l'attraversa.
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Lo leggo con calma quando ho più tempo (e magari più lucidità), per ora ti ringrazio perché sei il primo che pubblica un racconto a tema 
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ghiottona.
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aahahahha fenomenale, ci voleva una cosa così per risanare un po' una giornata di merda! . -
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aahahahha fenomenale, ci voleva una cosa così per risanare un po' una giornata di merda!
Meglio se è utile. -
myredshadow.
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...a parte qualche perdonabile refuso.... davvero carino... 
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blunegliocchi.
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Bellino come racconto... da apprezzare, si tira fuori pure un minimum di cultura clericale che non guasta per un'equilibrata economia contenutistica del racconto!! .