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Affondo il mio volto
Nell'odore di bucato steso al sole.
Occhi chiusi sul mondo
Che mi ripete come un mantra
Come tutto scivoli via
Uguale a se stesso.
Eccomi, alla fine di un'altra giornata,
Ad annusare il caldo d'un riposo
Che non viene per cullare,
Ma per celare e rapire,
Annientare ogni pensiero.
Sento la puzza d'irrealtà,
Acre come il ricordo di uno sparo.
Sparami e uccidimi, sonno
Rapiscimi, violentami
Soffocami in questo letto
Ancora una volta e svegliami domattina
Senza ricordi.
Lascia che questo tepore silenzioso
S'impadronisca di me,
In quest'abbraccio di flanella,
In questa muta oscurità.. -
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Non c'è cielo a ridondare in un luogo lontano, come l'emozione di un uomo diverso ma con la stessa sostanza - che l'attraversa.
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Molto bella. C'è chi fa l'amore con il sapore, tu lo fai con il sonno... Questo va a favore anche dell'originalità della tua opera.
Lo stile non m'è dispiaciuto, complimenti!
P.S. Non puoi rispondere ai commenti fino al termine delle votazioni.. -
Maria Papa.
User deleted
Quei due 'come' ripetuti nel 4° e 5° versi non mi sono piaciuti molto.
Dalla terza strofa in poi diventa estremamente potente e mi piace moltissimo come esprimi il concetto.
Stessa qualità dell'altra Poesia tua che ho letto: esprimere un concetto rendendo i versi adrenalinici.. -
Salvos887.
User deleted
Bella...a parte la terza strofa che proprio non mi convince... .