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A.W..
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Ho cercato un sinonimo perfetto per la parola "seduzione" e ho trovato te...
parola nuda, in carne e ossa, scapigliato e galantuosamente insofferente.
Ti ho dato un nome per parlarci e te l'ho tolto quando dovevamo farlo.
"Cosa?"
"Come cosa? Tutto tranne l'amore..."
Hai posato la tua fronte resinosa di sudore sulla mia, poi hai emesso un suono puntuto, sottile, e inatteso.
"Ma io ti amo..."
"Se... Anche io..."
Ho sgrovigliato la cravatta fatiscente che ti mordeva la gola rompendo tutti i bottoni di quella camicia di forza che ancora ti costringeva alla parola. Poi ho sorriso, come soltanto un eterno bambino come me sapeva fare, recidendomi il viso di rosso rododendro, traslucido.
"Aspetta..."
Ad occhi chiusi ti sento filare come un due ruote verso il bagno, la porta cigola addensandosi in echi di risate sourround, il pavimento scivola assieme alle mie mani che mi cospargono di blu la grotticina callitrica, affamata di sbilanciamenti puberali, sognando le prime volte, ormai perdute.
Ma tu sei il libro che si giustifica d'amore... Ti lascerò crocifiggermi a questo letto come una vecchia convulsionaria.
Reciterò per sempre l'adolescente veneziano che si masturba nudo sul galeone
madido di schiavi portando la maschera di Erodiade.
"Ma questo non è un sogno..."
"Lo sapevo..."
Sfili dalla toilette incastrata nell'oro del mio palazzo immaginario, che ho saputo immaginare prima di averti qui attraverso i sali di Marie Leveau e il giuoco del rosario fatto di biglie di plastica di preservativo usato diluite nel fuoco dell'Atar, e ormeggi sulla scena come il fantasma di un cavaliere spagnolo, semi-nudo, con occhi di vetro e capelli smunti di opale nera.
"Yo estoy aquí... frente la puta de mi amor..."
"..."
Ed eccoti depredare i miei sensi, svestendo i tuoi femori brillanti di umore di Cachaça e Pepe Nero dal senso di immoto amore che non apparterrà mai al nostro genere. Con due dita mi fasci una caviglia e con l'altra muri la finestra del mio diaframma occluso in gemiti auto-riflettenti, l'amore, il nostro, non proibisce nulla di tutto questo. Ne vieta al tuo nome di pronunciarsi in lingue esotiche ed esibire il male... Il nostro amore è in riva al mare, nella codardia dell'oceano che inghiotte gabbiani e pescatori.
"Popoli e paesi non sono nati per brillare..."
"E noi celebreremo la natura fintantoché non si libererà di noi..."
Sparisci nella ghiera della mia vecchia Helga inalberando il tuo ultimo grido immobile nello scatto, ventidue centimetri di sogno.
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Salvos887.
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E' veramente bellissimo... . -
myredshadow.
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..spettacolare..... oh si..... . -
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Non c'è cielo a ridondare in un luogo lontano, come l'emozione di un uomo diverso ma con la stessa sostanza - che l'attraversa.
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Fantastica, una sequenza di emozioni originali per la loro natura e per la loro forma. E' una prosa, ma l'emozione è quella di una poesia. .