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In Venere veritas.
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Sassi liquidi
si riempiono
di mie docili
tremende crudeltà.
Non mi manca
l'aria, mi manca
un motivo reale
per svendermi
all'irreale.
Vattene, amico mio,
togliti dai piedi,
smetti di pestarmi
i calli desiderosi
solo di assaggiare
le tue stelle
di zucchero e latte,
miele liquido
misto a spine
sulla pelle dei pensieri.
Edited by Alan Turing - 28/1/2011, 13:17. -
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Non c'è cielo a ridondare in un luogo lontano, come l'emozione di un uomo diverso ma con la stessa sostanza - che l'attraversa.
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Mi piace molto. Penso che sia scritta molto bene sia a livello di immagini (già quella del titolo è fantastica) che di suono e ritmo. Mi piace quel "liquidi-docili" nella prima strofa, quel "mi manca" alla fine dei versi 5-6 e il gran finale fatto di immagini che si rafforzano per poi contrastarsi.
Complimenti!. -
In Venere veritas.
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oddio, un commento da oscar, me lo merito? . -
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